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Realizzata tra il 1790 e il 1796 come residenza del conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Villa Reale è uno dei capolavori del Neoclassicismo milanese.
A scegliere la collocazione della Villa sulla contrada Isara (via Palestro) è il conte stesso, in considerazione della posizione strategica fra il centro di Milano e il corso di Porta Orientale (corso Venezia), ingresso fisico e simbolico nella città di Milano per chi vi giunge da Vienna.
La Villa è progettata con eleganza e funzionalità dall'architetto austriaco Leopoldo Pollack, collaboratore del massimo rappresentante del Neoclassicismo lombardo, Giuseppe Piermarini, al quale l'edificio era stato originariamente commissionato.
Trasformata nel 1921 in sede delle raccolte milanesi d’Arte Moderna, Villa Reale offre ai propri visitatori una straordinaria esperienza di continuità fra “contenuto” e “contenitore”, ribadita nel dopoguerra dalla scelta di circoscrivere all’Ottocento la collezione esposta in Villa e destinare le opere del Novecento all’adiacente Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC), realizzato nel 1955 dall'architetto Ignazio Gardella sulle rovine delle scuderie, bombardate durante la Seconda Guerra Mondiale.
In seguito all’attentato che ha distrutto il PAC nel 1993, causando lesioni all’edificio neoclassico, la Villa è stata sottoposta ad un lungo intervento di restauro, intensificato a partire dal 2002 e conclusosi nel 2006.
Riconsegnata a Milano in tutto il suo originario splendore, Villa Reale è oggi lussuosa cornice di un percorso espositivo ripensato ex novo.