

Architettura
La Villa, progettata da Leopoldo Pollack, è una costruzione a tre piani avente due ali avanzate più basse che vanno a delimitare una corte d’onore. Questa è schermata su via Palestro da un muro rivestito da bugne sporgenti, elegantemente scandito da archi d’accesso e nicchie.
Nella Villa si distinguono due facciate principali, delle quali è però la seconda, nascosta alla vista perché in affaccio sul giardino retrostante, ad essere la più importante dal punto di vista artistico e figurativo. La prima facciata accoglie al pianterreno tre archi bugnati (ripetuti su tutti e quattro i lati della corte) sormontati da quattro colonne che proseguono visivamente nelle quattro sculture della balaustra. Le colonne della facciata sul giardino sono invece sorrette, a mo’ di basamento, da un pianterreno interamente bugnato. Una balaustra, sormontata da statue di divinità classiche, corre lungo tutto l’attico, tra i grandi timpani dei due corpi laterali in aggetto. Su tutte le finestre del primo piano e su alcune del piano terra trova posto il grande ciclo figurativo di tema mitologico ideato da Giuseppe Parini.
La scansione razionale e modulare delle superfici, l’aggetto assai contenuto delle partiture architettoniche e la presenza di bassorilievi conferiscono alla Villa il suo inconfondibile carattere elegante e controllato, memore della sapienza piermariniana e ben rappresentativo dell’estetica neoclassica. Opere illustrative di questa epoca culturale oltre alla Villa sono i palazzi Greppi, Belgiojoso e Serbelloni, il rifacimento di Palazzo Reale, Villa Reale a Monza e il Teatro alla Scala.
La razionalità progettuale che caratterizza l’esterno della Villa Reale si rispecchia nella modernità degli interni, distribuiti in modo funzionale e rispondente alle più aggiornate esigenze della vita sociale, tra cui il riscaldamento ad aria ed un elegante bagno con servizi igienici all’inglese, citato persino nel diario della marchesa Margherita Sparapani Gentili Boccapaduli, colta compagna di viaggio di Alessandro Verri.
Guarda l’antica destinazione d'uso della villa
Approfondimenti:
G.C. Bascapè, T. Celona, M.P. Bassi, La villa Reale di Via Palestro, Strenna dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini, Milano 1986
G. Simoncini (a cura di), L'uso dello spazio privato nell'età dell'Illuminismo, tomo I, Olschki, Firenze 1995
F. Mazzocca, A. Morandotti, E. Colle, Milano Neoclassica, Longanesi & C., Milano 2001