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Collezione dell'Ottocento

 

Il formarsi della Collezione prende avvio nel 1861, quando l'avvocato Fogliani, esecutore testamentario dello scultore Pompeo Marchesi, propone in dono al Comune di Milano la collezione di quest'ultimo composta di opere di famosi artisti contemporanei da Canova allo stesso Marchesi. Questa è la prima di una serie di donazioni che arricchiscono il Comune di opere che, solo nel 1903, confluiscono in una Galleria d'Arte Contemporanea. Infatti, dal 1865, con il lascito del conte Gian Giacomo Bolognini, fino al decisivo incremento del 1902 delle opere di maestri ed allievi dell'Accademia di Brera e di opere della stessa Pinacoteca, si va consolidando una collezione moderna degna di essere separata dalle raccolte di arte antica. Inaugurate sin dal 1877 nel Salone dei Giardini Pubblici le raccolte vi rimangono fino al 1903 quando, con l’aggregazione del Museo Patrio di Archeologia, vengono trasportate al Castello Sforzesco: è di quello stesso anno l'atto di nascita della Galleria d'Arte Moderna, quale sezione autonoma.

Fin dai suoi inizi la Galleria, ad ispirazione civica, ospita e valorizza opere e capolavori che provengono dal territorio tramite lasciti e donazioni a testimoniare il riconoscimento e le speranze che i cittadini riponevano nel Museo.  Ai privati si associano anche altre Istituzioni, si ricordi la Società per le Belle Arti che, dal 1843, acquisisce regolarmente presso le esposizioni artistiche, in particolare alle mostre di Brera, opere che vengono poi distribuite tra i soci e donate alla Galleria.

Nel1920, quando Villa Reale viene ceduta dallo Stato al Comune di Milano, la Galleria d'Arte Moderna trova qui la sua sede definitiva. Nel medesimo anno la Collezione si arricchisce della donazione di Vittore Grubicy De Dragon (con opere di Giacomo Campi, Giovanni Carnovali, Giovanni Costa, Tranquillo Cremona, Federico Faruffini, Silvestro Lega, Filippo Palizzi, Gaetano Previati, Daniele Ranzoni, Giovanni Segantini) e, nel 1921, con pubblica sottoscrizione, il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo entra a far parte del patrimonio della Galleria d'Arte Moderna.

Villa Reale, se per decenni ha convissuto con altri Istituti (si pensi al Museo Navale o come sede per i matrimoni civili), che hanno limitato l'estensione della Collezione, dal 2006 è sede unica ed esclusiva della Galleria d’Arte Moderna e delle sue attività.

Le sale della Collezione Grassi allestite da Ignazio Gardella

Approfondimenti:

 

V. Forcella, Guida della Galleria d'Arte Moderna nel Castello Sforzesco, Società tip. Edit. Popolare, Milano 1903


A. Frova, Guida sommaria dei Civici Musei, archeologico ed artistico, nella Corte Ducale del Castello Sforzesco, Tip. L. F. Cogliati, Milano 1906

 

[G. Nicodemi, G. Bezzola] La galleria d’arte moderna. I dipinti, 2 voll., edizioni E. Bestetti, Milano 1935-1939

 

[G. Nicodemi, G. Bezzola] La galleria d'arte moderna. Le sculture, edizioni E. Bestetti, Milano 1938

 

G. Rosa (a cura di), La Galleria d'Arte Moderna di Milano, Comune di Milano, Milano 1961

 

L. Caramel, C. Pirovano, Galleria d’Arte Moderna. Opere dell’Ottocento, 3 vol., Electa, Milano 1975

 

A. Masoero (a cura di), I musei civici di Milano. Presente e futuro, ed. Abitare Segesta, Milano 2004

 

F. Mazzocca (a cura di), La Galleria d'Arte Moderna e la Villa Reale di Milano, Cinisello Balsamo, 2007

 

P. Zatti (a cura di), Guida alle Collezioni dell'Ottocento, Editore Allemandi & C., Torino 2013